Ugo Fatta Del Bosco
Requisiti Deontologici
Sin dagli inizi della propria attività, ed ancor più oggi alla luce della raggiunta maturità professionale, obiettivo prioritario dell’Architetto in ogni mansione assegnata è quello di indirizzare il proprio impegno intellettuale alla realizzazione delle esigenze dei Committenti, fornendo a questi il sapere e l’assistenza tecnica necessari; a tal fine egli promuove una trasformazione degli spazi che tenga conto, in primis, delle richieste dell’utente in funzione delle sue aspettative: in quest’ottica il rapporto con il Committente si basa sulla fiducia, si connota in senso personale e sociale, ed è funzionale ad un comportamento corretto e cooperativo basato su standard e regole comunemente condivise, nell’ambito delle rispettive competenze.

Si ritiene infatti che l’unica via per meritare la fiducia del Committente, consista nell’ eseguire esattamente e diligentemente l'incarico dal medesimo conferito, tutelandone nel miglior modo l'interesse specifico (purché questo non contrasti con la pubblica utilità e convenienza).
Tra i principi e doveri che informano la sua professione, l'architetto, oltre alla garanzia di incondizionata affidabilità, puntualità e precisione, ritiene fondamentale il presupposto della riservatezza, concernente sia il contenuto della prestazione richiesta che tutte le informazioni riguardanti la persona del committente, di cui venga a conoscenza nel corso dell'incarico.L’esigenza di salvaguardare la sua reputazione professionale e personale lo ha indotto ad escludere aprioristicamente ogni suggerimento e/o indicazione sulle Imprese costruttrici o sulle Ditte fornitrici dell'opera progettata ovvero diretta per conto del Committente (salvo espressa richiesta di quest’ultimo), ed ancor più a rifiutare, sotto ogni forma, tanto l’eventuale compartecipazione con le Ditte in questione quanto l’accettazione di premi o compensi da parte di terzi interessati.